mercoledì 21 settembre 2011

FILOSOFIA - LA VITA DI SOCRATE

Conosciamo solo la data di morte di Socrate, il 399 a.C. La maggior parte delle cose che conosciamo su questo personaggio proviene dai riferimenti di coloro che hanno scritto di lui. Da questi sappiamo che nasce ad Atene nel 470 a.C appartenente alla tribù Antiochide del demo Alopece. Suo padre Sofronisco era scultore, sua madre Fenarete era una levatrice. Non sappiamo quale professione praticò Socrate, forse in giovane età seguì le orme del padre e sappiamo che disponeva molto liberamente del suo tempo, dedicandosi completamente alla filosofia. Partecipò alla guerra del Peloponneso attivamente avendo ricevuto in eredità la casa e un reddito regolare. Tuttavia il suo disinteresse per la ricchezza lo condusse in estrema povertà. Socrate ebbe una moglie di nome Santippe, forse una seconda moglie di nome Mirto e almeno tre figli. Fin da giovane ebbe modo di frequentare le personalità più influenti di Atene: fu allievo di Archelao, conobbe Anassagora che ra vicino a Pericle. La riflessione su un insieme di valori nuovi rispetto alla tradizionale etica graca caratterizzò l'insegnamento di Socrate negli ultimi vent'anni della sua vita.  La riflessione di Socrate fu stimolata da un oracolo delfico richiesto da un amico di Socrate: tuttavia studi recenti escludono l'autenticità dell'avvenimento. Socrate aveva l'abitudine di fermare i cittadini per interrogarli nei luoghi più frequentati della città. nel 399 a.C fu incriminato per empietà con due distinte imputazioni riferite da Diogene Laerzio. L'accusa contro Socrate fu sostenuta dal poeta Meleto, insieme all'oratore Licone e ad un mercante di nome Anito. Socrate fu ritenuto colpevole con una maggioranza di sessanta voti. la sua proposta provocatoria di essere mantenuto a spese dello stato fu respinta ed egli fu condannato a bere la cicuta.

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